42.112 Posti per Personale ATA – Collaboratori Scolastici in tutta Italia per il prossimo anno scolastico, ecco tutti i dettagli e le informazioni utili.
ATA 2026/2027: 42.112 posti per operatori scolastici e 899 per funzionari — ridotti 2.174 posti da collaboratore scolastico
Il 7 ottobre 2025, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, si è svolto l’incontro conclusivo fra l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali sullo schema del decreto interministeriale che rivedrà le dotazioni organiche del personale ATA, in base al nuovo ordinamento professionale previsto dal CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021.
Durante l’incontro, l’Amministrazione ha presentato la struttura tecnica del provvedimento, che stabilisce:
- 42.112 posti per operatore scolastico;
- 899 posti per figura di funzionario;
Gli incarichi saranno attivati a partire dall’anno scolastico 2026/2027. Nello stesso arco temporale si attuerà anche una riduzione complessiva pari a 2.174 posti da collaboratore scolastico, misura prevista dalla legge di bilancio 2025.
Ripartizione e criteri adottati
Per quanto riguarda i nuovi posti per operatori scolastici, parte delle risorse è stata ricavata trasformando posizioni già esistenti tra i collaboratori scolastici. La ripartizione si basa su criteri proporzionali legati al numero di alunni, alla tipologia degli istituti e alla distribuzione territoriale dei plessi.
Particolare attenzione è stata dedicata a:
- Istituti del primo ciclo;
- Licei, istituti tecnici e professionali;
- Istituzioni con tempo pieno, scuole dell’infanzia e strutture con esigenze di assistenza alla disabilità.
In questi casi, i posti aggiuntivi sono stati trasferiti integralmente.
Quanto ai posti per funzionari (area elevata qualificazione), questi sono stati individuati all’interno delle dotazioni degli assistenti amministrativi. Anche qui la distribuzione tiene conto della dimensione e complessità degli istituti, includendo scuole del primo e secondo ciclo, istituzioni educative e CPIA.
Fasi successive e condizioni
Il decreto verrà formalizzato solo dopo il necessario concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e dopo aver ottenuto il parere della Conferenza Unificata.
Solo dopo tali passaggi sarà possibile avviare le procedure per la progressione verticale prevista per il personale a tempo indeterminato, come stabilito dal CCNL (art. 59, commi 5 e 8).
Un altro punto cruciale è che la nuova struttura organica deve essere definita e “popolata” prima dell’avvio delle operazioni di mobilità per l’anno 2026/2027, così da evitare situazioni di sovrannumerarietà.
L’intera operazione dovrà inoltre rispettare il principio di neutralità finanziaria, in linea con i vincoli legislativi vigenti.
Ultima modifica il 10 Ottobre 2025 da Redazione