In Italia serpeggia il malcontento generale e sempre più spesso si parla, o meglio, si auspica, un ritorno alla vecchia e cara moneta, la lira italiana. Sui social è un continuo parlare di Italexit, l’abbreviativo che significa l’uscita dell’Italia dall’Europa e il conseguente ritorno alla lira. Il malcontento è cresciuto negli ultimi tempi, con la pandemia causata dal Covid-19 (Coronavirus) e con la freddezza dell’Europa verso l’emergenza italiana.
ITALEXIT: RITORNO ALLA LIRA
In base ad un sondaggio realizzato da Tecnè Poll quasi la metà degli italiani vorrebbe ritornare alla lira ed uscire dall’Europa Unita. I problemi economici dell’ultimo periodo, la diffidenza verso il MES (Il Meccanismo europeo di stabilità (MES), detto anche Fondo salva-Stati), hanno fatto lievitare il malcontento del popolo italiano. Rispetto a due anni fa le persone contrarie all’Italexit sono diminuite del 20%. Un dato incredibile ma comprensibile.
Oggetto della contesa tra il citato fronte rigorista e quello anti rigorista, di cui fa parte anche l’Italia, è il modus operandi nella gestione della crisi economica provocata dalla pandemia da Covid-19. L’Italia insiste per gli Eurobond mentre Berlino e l’Aia non intendono cedere e quindi mutualizzare il loro debito. La loro controproposta si ferma al Meccanismo europeo di stabilità (Mes), da utilizzare in formato light e solo per le spese sanitarie. Si continua a trattare e il Governo sembra intenzionato a non cedere ma gli italiani sono stanchi.
Ultima modifica il 14 Aprile 2020 da