Legge di Bilancio 2025: cosa conterrà il nuovo decreto?

Il governo ha presentato le prime notizie, ipotesi e anticipazioni sulla Legge di Bilancio 2025.
Il testo introduce molte riforme riguardanti pensioni, lavoro, famiglia e anche misure fiscali per cittadini, imprese e attività produttive del Paese.
In questo articolo verrà spiegato cosa prevede la Legge di Bilancio 2025 secondo le prime ipotesi e le novità attualmente in fase di discussione.
Indice:
LEGGE DI BILANCIO 2025, IPOTESI E NOVITÀ
Il Governo sta lavorando alla Legge di Bilancio 2025, un testo ricco di novità su cui sono già state avanzate le prime ipotesi di riforme relative a pensioni, fisco, lavoro, famiglia e imprese.
La Finanziaria dovrà essere approvata entro il 31 dicembre 2024 ma i lavori per redigerla sono già iniziati.
Infatti, nel Consiglio dei Ministri del 17 settembre 2024, il Governo ha dato il via libera al Piano Strutturale di Bilancio a medio termine, primo passo verso la Manovra. Tale documento sarà trasmesso al Parlamento e successivamente alle istituzioni europee, in attesa della presentazione della Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (NADEF) entro il 27 settembre 2024 e del Documento Programmatico di Bilancio entro il 15 ottobre 2024.
Mentre aspettiamo di leggere la versione definitiva entro la fine dell’anno, scopriamo insieme quali sono le prime ipotesi, novità e anticipazioni sulla Legge di Bilancio 2025.
1) AUMENTO DELLA SPESA PUBBLICA
Nella presentazione dello schema del piano strutturale di bilancio a medio termine, come spiegato in una nota stampa dal Consiglio dei Ministri del 17 settembre 2024, è stato indicato che il tasso di crescita della spesa pubblica netta si attesterà su un valore medio prossimo all’1,5%, in linea con i limiti UE.
In ogni caso, l’Italia è soggetta alla procedura di deficit eccessivo prevista dal precedente patto di stabilità. Pertanto, anche nella Legge di Bilancio 2025, il Governo continuerà a seguire una politica fiscale prudente e responsabile, proponendo un percorso di riduzione del disavanzo più ambizioso rispetto a quanto indicato dalla Commissione europea attraverso la traiettoria tecnica. Si impegneranno a scendere sotto il limite del 3% del rapporto deficit/PIL già nel 2026.
Dopo il 2026, il percorso proposto permetterà di garantire la stabilità del debito pubblico italiano e consentirà alle finanze pubbliche di affrontare in modo più efficace le future sfide. Il documento sarà inviato alle Camere e dovrà ottenere l’approvazione dell’UE.
2) NUOVE ASSUNZIONI NELLA Pubblica Amministrazione (PA)
Tra gli investimenti principali previsti dalla Legge di Bilancio 2025 ci sono le nuove assunzioni che saranno effettuate nella Pubblica Amministrazione nel prossimo anno.
Secondo i dati forniti da UnionCamere, come illustrato in questo focus, e da numerose interviste al Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, c’è un alto fabbisogno di personale nella Pubblica Amministrazione italiana. Dal settore sanitario agli Enti locali, passando per le amministrazioni centrali, nel 2025 sono previsti nuovi concorsi pubblici che si aggiungeranno a quelli ancora in corso o da pubblicare.
I nuovi concorsi per lavorare nella Pubblica Amministrazione saranno organizzati secondo le nuove regole introdotte dalla recente riforma dei concorsi pubblici, che mira a semplificarli e accelerarne la procedura.
3) NOVITÀ SULLE PENSIONI DEL 2025
La Manovra includerà anche la riforma delle pensioni del 2025 ma dovrà tener conto delle risorse limitate rispetto all’anno scorso e quindi prevedrà lo stop alle pensioni anticipate dal 2025 in Italia.
Tra le principali novità riguardanti le pensioni del 2025 emerge l’aumento delle pensioni minime e un nuovo taglio alle pensioni più alte, simile a quello introdotto dal 2024. Potrebbe essere confermato l’APE Sociale senza modifiche, così come la proposta della Quota 103 con importi ridotti o la proposta della Opzione donna depotenziata nel 2025 o la questione del TFR nei fondi pensione.
Inoltre non ci sarà una Quota-41 per tutti come spiegato in questo articolo ma potrebbe essere approvata la proposta di far andare in pensione gli statali a 67 anni o l’idea di introdurre una pensione a 70 anni per gli statali. Per ulteriori dettagli sulle misure confermate si consiglia la lettura di questa guida.
4) RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha annunciato nel DEF (Documento di Economia e Finanza) del 2024 l’intenzione di applicare una nuova riduzione del cuneo fiscale anche nel 2025. Il Governo quindi continuerà con l’esenzione dei contributi previdenziali sulle buste paga pari al 6% o al 7% per i lavoratori con redditi bassi, già in atto da due anni. Questa misura chiamata anche bonus lavoratori dipendenti è spiegata in dettaglio in questa guida.
5) NOVITÀ NEL SETTORE SCOLASTICO
Il 2025 sarà l’anno delle stabilizzazioni e delle nuove assunzioni nel settore scolastico grazie ai concorsi già avviati dal 2024. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (ex MIUR) completerà il programma previsto per il reclutamento di numerose risorse sia nel corpo docente che nel personale ATA a partire dall’anno prossimo.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha infatti lanciato un piano straordinario di reclutamento con l’obiettivo di assumere circa 70.000 insegnanti come previsto dal PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza). Parte delle assunzioni sarà effettuata utilizzando le graduatorie dei concorsi già indetti dal Ministero dell’Istruzione oppure conclusisi. Altri posti nelle scuole saranno coperti mediante nuove procedure concorsuali da bandire.
I nuovi concorsi per le assunzioni nella scuola terranno conto delle novità introdotte dalla riforma dei concorsi pubblici così come delle nuove regole previste dalla riforma del reclutamento dei docenti. Per maggiori dettagli si consiglia la lettura di questa guida.
Per quanto riguarda la scuola c’è da precisare che è possibile che a partire dal 2025 l’importo della Carta docente potrebbe diminuire dai circa €500 netti del 2024 ai €400-€420 circa del 2025. Lo scorso anno era stata avanzata l’ipotesi di ridurre l’importo della carta docente nel 2024 ma poi tale taglio non fu confermato. Tuttavia questa riduzione potrebbe essere applicata a partire dal 2025. In caso contrario vi terremo informati.
6) NOVITÀ PER IL CONGEDO PARENTALE

A partire dal 2025, i genitori che lavorano come dipendenti potranno beneficiare di un periodo di congedo parentale indennizzato dall’INPS della durata di 9 mesi. Di questi, uno sarà retribuito all’80%, uno al 60% e i restanti sette al 30%. Le regole attuali, che prevedono un congedo di 2 mesi retribuiti all’80% dello stipendio e 7 mesi retribuiti al 30%, saranno quindi modificate. Inoltre, è possibile approfondire la proposta relativa al congedo paritario dei genitori per 5 mesi pagati al 100%.

7) TASSI RIDOTTI PER LE FAMIGLIE CON FIGLI
Tra le nuove proposte della Legge di Bilancio 2025 spicca l’idea del Ministro Giorgetti di ridurre le tasse per le famiglie con figli a carico a partire dal 2025. Questa misura mira a contrastare il problema della bassa natalità, incentivando le famiglie ad avere più figli attraverso una diminuzione del carico fiscale. L’idea centrale è quella di modificare le attuali norme sulle detrazioni fiscali, aumentando i benefici per coloro che hanno figli e riducendo, in alcuni casi, i vantaggi per chi non ne ha. Questa misura è in linea con quanto previsto dalla riforma fiscale del 2024 e viene spiegata in dettaglio in questa guida.

8) BONUS PER LE MAMME AUTONOME E LE PARTITE IVA
Nella Legge di Bilancio 2025 è prevista l’estensione del bonus per le mamme anche alle lavoratrici autonome e alle partite IVA. Questo bonus prevede l’esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali per le madri che lavorano nel settore privato o pubblico ed è stato illustrato in dettaglio in questa guida. Per ulteriori informazioni sulla proposta in esame da parte del Governo, consigliamo di leggere questo approfondimento.

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9) RIDUZIONE DELL’IRPEF NEL 2025
Nella Manovra del 2025 si ipotizza una riduzione dell’aliquota dell’Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche (IRPEF). Si tratta della diminuzione dell’aliquota intermedia dell’IRPEF dal 35% al 33% e dell’ampliamento della fascia di reddito del secondo scaglione. Inoltre, il Governo vorrebbe rivedere il limite di reddito a partire dal quale vengono ridotte le detrazioni fiscali. Questi incentivi sarebbero rivolti ai redditi superiori a 80.000 euro anziché a quelli superiori a 120.000 euro come avviene attualmente e viene spiegato in questa guida. Per comprendere meglio come funzionerebbe la riduzione dell’IRPEF nel 2025, vi consigliamo di leggere questa guida.

10) MODIFICHE ALLE REGOLE DELL’ASSEGNO UNICO PER I FIGLI
Nella Legge di Bilancio 2025, oggetto dell’esame dell’Esecutivo, saranno introdotte nuove regole sull’Assegno Unico per gli stranieri e gli immigrati nel 2025. Inoltre, potrebbero essere apportate modifiche al taglio dell’Assegno Unico nel 2025, come annunciato recentemente dal Governo, che andrebbero a modificare le regole di accesso al beneficio per coloro che non presentano il certificato ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). In sostanza, la proposta prevede che se un nucleo familiare non presenta l’ISEE o ha un reddito superiore a 45.000 euro, perderà il sussidio. I dettagli sulle novità relative all’Assegno Unico nella Legge di Bilancio 2025 sono spiegati in questo articolo.

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