Ultima modifica il 13 Ottobre 2024 da Redazione
Concorso Decreto Sud Italia, 2200 funzionari per il Meridione: è stato pubblicato il bando per avviare le procedure concorsuali. Un’importante opportunità per l’amministrazione pubblica del Mezzogiorno, già anticipata esattamente un anno fa. L’8 ottobre il Governo ha reso disponibile il bando, che prevede l’assegnazione di 2200 posti da Funzionario previsti dal “Decreto SUD” per le politiche di coesione. Questa misura punta a rafforzare il personale di enti locali, regioni, province e città metropolitane del Sud Italia, con l’obiettivo di migliorare la gestione dei fondi europei e promuovere azioni concrete per lo sviluppo economico. Le candidature per il concorso Coesione Sud potranno essere inviate tramite il portale inPA entro il 7 novembre 2024.
Secondo quanto riportato nel bando, i 2200 posti saranno suddivisi tra vari enti e amministrazioni pubbliche del Sud Italia. Nello specifico:
– 2.129 posti saranno destinati a Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, comprese città metropolitane, province, unioni dei comuni e comuni delle stesse Regioni.
– 71 unità saranno riservate al Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il concorso è rivolto a laureati, sia triennali che magistrali, e in alcuni casi sarà richiesta l’abilitazione professionale per profili specifici come ingegneri, architetti, geologi, avvocati, e specialisti in ambito giuridico, amministrativo, digitale ed ecologico.
Zona Economica Speciale del Sud
Dal 1° gennaio 2024 è stata istituita la “Zona Economica Speciale del Sud” (ZES), che include le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Queste aree geografiche offriranno condizioni agevolate per gli investimenti e lo sviluppo d’impresa, con l’obiettivo di creare un ambiente economico favorevole e aumentare le opportunità di lavoro stabile nel Meridione. L’iniziativa arriva a seguito del riconoscimento dell’insuccesso degli incentivi per l’occupazione nel Sud, come dimostrato da uno studio dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP) dell’estate scorsa. Lo studio ha rilevato che solo il 24% dei nuovi contratti del 2021 nel Sud è stato influenzato dagli incentivi pubblici, e metà di questi erano contratti a termine, con uno su quattro a part-time, alimentando così un’occupazione precaria e instabile.
Per maggiori informazioni e per inviare la domanda: link al portale inPA.